Sette italiani su dieci sono attivi sui social network. Boom di iscrizioni a Telegram e TikTok grazie alla pandemia. YouTube è la piattaforma più utilizzata.

Sei milioni in più le persone attive sulle piattaforme social in Italia nel 2020 . YouTube, anche per il 2020, è prima in classifica, seguita da WhatsApp e Facebook. Sono i dati emersi dallo studio Digital 2021 di We Are Social, il report annuale che analizza lo scenario social e digital a livello locale e globale, realizzato in collaborazione con Hootsuite. Come si poteva immaginare il 2020, a causa della pandemia di Covid-19, sarà ricordato come l’anno in cui le tecnologie connesse sono diventate una parte fondamentale della vita delle persone. Non stupisce la crescita  nell’utilizzo delle piattaforme social, dell’e-commerce, dello streaming e del gaming da parte della popolazione. I dati di We Are Social confermano che ci troviamo in pieno Illuminismo Digitale. Ne avevamo parlato a fine 2020 proprio su questo blog www.talentidigitali.info/i-trend-social-media-per-il-2021/

Vediamo nel dettaglio cosa è successo in questo anno così particolare

ITALIA: BOOM NELL’UTILIZZO DI INTERNET E DEI SOCIAL

In Italia continua il trend in crescita per quanto riguarda l’utilizzo di Internet e delle piattaforme social. L’84% della popolazione, un’incremento del 2,2% rispetto al 2019, sono oltre 1 milione le persone che si sono connesse ad internet per la prima volta nel corso del 2020, portando così la soglia degli italiani online a 50 milioni. Il 93% si collega da mobile. In positivo anche la crescita delle piattaforme social: 2 milioni di nuovi utenti con un aumento del 6% che fa arrivare a quota 41 milioni, il 68% della popolazione, di utenti attivi. Cosa cercano sui social gli Italiani? Intrattenimento, informazione, condivisione e conversazione. Nella navigazione da mobile gli italiani utilizzano principalmente app di messaggistica (94%), per l’intrattenimento e la fruizione di contenuti video (76%), per lo shopping (73%) e per l’ascolto di musica (54%).

CONTENUTI ONLINE? CRESCONO AUDIO E GAMING

Il 2020 è stato un anno di contenuti, sono cresciuti tipologie e formati che prima non venivano presi troppo in considerazione. Un esempio lampante è la fruizione a contenuti premium, 3 persone su 5 utilizzano contenuti paid, fruiti in un ambiente, quello di Internet, considerato in precedenza sinonimo di contenuti gratuiti.  Cambia anche il ruolo dei social che da strumento funzionale diventano uno strumento indispensabile a completare la realtà di tutti i giorni. Questi cambiamenti hanno richiesto un cambiamento anche nella produzione dei contenuti per i brand che sempre di più hanno dovuto e devono creare contenuti esclusiviGli italiani sono connessi per oltre 6 ore al giorno ad internet, e passano quasi due ore sui socialOnline le persone “consumano” soprattutto video (93%), crescono l’audio (pensiamo al fenomeno della nuova piattaforma social ClubHouse) e il gaming. Le persone dedicano 1 ora e 4 minuti all’ascolto di musica in streaming, 49 minuti per il gaming e 30 minuti alla fruizione di podcast. Il 61% delle persone ascolta musica in streaming, il 25% fruisce di podcast mentre l’81% gioca con diverse tipologie di deviceL’audio il formato che ha preso più piede dal 2019. Si consuma sempre di più contenuti audio perché si prestano ad un’esperienza immersiva. I brand, dovranno puntare alla realizzazione di progetti editoriali complessi, omnichanell e contenuti di qualità. Perché non sfruttare anche questo nuovo trend audio? Il gaming, in crescita da anni ad oggi rientra a pieno titolo nei fenomeni di massa. We Are Social indica a alcune strade perseguibili dai brand per sfruttare a pieno questo trend: diventare parte dell’esperienza, puntando sullo storytelling, oppure puntare sulle dinamiche del live streaming, o, ilavorare sull’identità digitale degli utenti. 

TIKTOK E TELEGRAM SEMPRE PIU’ FORTI

Gli ecosistemi Facebook (Whatsapp, Instagram, messagger) e Google (Youtube) dominano ancora i primi posti della classifica e rimangono  le piattaforme social più utilizzate. YouTube, principale piattaforma legata al contenuto, utilizzata anche come motore di ricerca, WhatsApp e Facebook superano tutti l’80% di adozione, seguiti da Instagram, che cresce in concomitanza con la crescita degli influencer, e Messenger. Malgrado questo Tik ToK continua il suo percorso di crescita raddoppiando il numero degli utenti iscritti. Cresce anche l’app di messaggistica di Telegram grazie alla sua scelta di evolversi verso un ambiente più sociale tramite lo sviluppo dei canali e al suo punto di forza: la privacy. I comportamenti degli utenti social ci confermano il trend verso la ricerca di un coinvolgimento attivo: sono incrementate, di 4 punti percentuali le persone che dichiarano di aver partecipato attivamente al dialogo online, saltando dall’81% del 2020 all’85% registrato quest’anno. I brand devono cercare di coinvolgere e creare un rapporto reale con la propria community. Facebook in Valle d’Aosta: La nostra Regione conferma i dati esposti dallo studio di We Are Social, crescono infatti gli utenti attivi su Facebook che passano da 59.000 a 64.000 superando così la metà della popolazione Valdostana.

Il 2020 L’ANNO DELL’ECOMMERCE

Il COVID ha obbligato le persone a trascorrere in casa la maggior parte del loro tempo, cambiando anche le abitudini di acquisto. Molte attività chiuse a causa del lockdown hanno portato gli utenti a cercare di soddisfare i propri bisogni tramite in mondo online. Sono il 94%  gli italiani che hanno visitato siti di ecommerce e che hanno effettuato acquisti online. Una persona su tre cerca sui canali social informazioni sui brand d’interesse.Nel nostro Paese, si è speso il 24% in più rispetto al 2019 online. Gli acquisti rimangono condizionati dalle recensioni e, soprattutto, dai pareri degli altri. Fondamentale il ruolo dei social che sono vetrina dei brand ma anche luogo dove si generano conversazioni che condizionano l’acquisto. L’Italia, per quanto riguarda il commercio elettronico, emerge come paese maturo, anche se risulta ancora indietro per quel che riguarda l’acquisto da mobile. 

“Il 2020 ha accelerato l’evoluzione delle relazioni che le persone hanno con i canali digital e social. Che si tratti di connettersi con altre persone, di fruire di contenuti audio, di fare acquisti da mobile o di intrattenersi e giocare, è evidente che in un momento storico come questo gran parte della nostra vita si svolga attraverso queste piattaforme, che vengono utilizzate in maniera sempre più diversificata e consapevole. Per chi si occupa di marketing e per i brand sarà quindi cruciale intercettare e interpretare gli insight della cultura online per offrire alle persone un’esperienza rilevante”, è il commento dei CEO di We Are Social a conclusione del web binary in cui hanno esposto i dati.